Test

TEST – Trek Top Fuel 9.8 GX: downcountry? The dark side of crosscountry!

Trek Top Fuel 9.8 GX - Discesa su pietraia

Trek Top Fuel 9.8: il telaio

Dimenticate ogni vostra memoria della Trek Top Fuel: il modello aggiornato che vi proponiamo in questo articolo spezza infatti il legame con i dogmi XC cui questo modello di casa Trek era legato in passato per proiettarsi in un futuro molto (e sottolineo molto) più fun! La Top Fuel EX 9.8 GX è una downcountry, nata per colmare il gap fra le mountain-bike XC tradizionali e le trail-bike pure. Fare di questa Trek un mero anello di giunzione sarebbe però oltremodo riduttivo: siamo infatti al cospetto ad un mix di reattività, versatilità e divertimento che difficilmente potrete trovare altrove.

LE TECNOLOGIE PROPRIETARIE

Trek ha confezionato un telaio curato nei minimi dettagli, sia in termini di dotazioni tecnologiche, che in termini di dettagli costruttivi. I brevetti proprietari che troviamo applicati a questo telaio sono principalmente tre e mirano a fare di questa Top Fuel un vero mostro di precisione e versatilità:

  • La tecnologia Active Braking Pivot (ABP) che dona alla bici una trazione migliorata, ottenuta facendo in modo che la sospensione rimanga attiva durante le fasi di frenata, evitando così che la ruota posteriore si alzi da terra per il risultato delle forze frenanti e della mancata reazione del mono stesso. Il risultato finale è una maggiore sensazione di controllo nelle discese sconnesse.
  • La tecnologia Straight Shot che dona al tubo orizzontale una rigidità extra senza gravare sul peso complessivo del telaio. Il focus stavolta è rivolto alla precisione dei movimenti nello stretto ma anche alla efficienza generale in salita.
  • La tecnologia Mino-Link, una chicca veramente interessante per i veri amanti del tuning: permette di cambiare le geometrie della Top Fuel “al volo”. E’ possibile infatti variare l’angolo di sterzo fra 67.5° e 68° ed il reach fra 470 e 475 mm con un semplice movimento di un token. Cambia di conseguenza anche l’angolo sella fra 75° e 75.5°.

In configurazione HIGH si predilige il lato race di questa Trek che vi chiederà meno input del rider a scapito però della stabilità alle alte velocità. Noi abbiamo preferito da subito la configurazione LOW, per scoprire tutto il suo lato più fun e per poterla spremere al meglio in discesa e saggiarne l’efficenza in salita in una configurazione “meno favorevole”.

PARTICOLARI COSTRUTTIVI ED ESTETICA

La cura dei particolari è davvero elevatissima in questa nuova Trek Top Fuel. Passaggio cavi interno per veri maniaci dell pulizia, paracolpi integrati nel downtube nella zona del movimento centrale e batticatena anch’esso integrato sui foderi bassi. Il risultato finale è una bici davvero bella da vedere in tutta la sua lunghezza.

Unica nota leggermente stonata (ma solo per eccesso di pignoleria…) è data dalla numerosa presenza di cavi sul manubrio, dovuta alla presenza del sistema Droplock, che integra il comando del reggisella telescopisco e del blocco simultaneo delle sospensioni. Tuttavia il sistema risulta molto utile ed altrettanto efficace per chi vuole sfruttare questa downcountry in tutte le sue declinzioni e su distanze e pendenze positive anche elevate.

Trek Top Fuel 9.8: la dotazione

Non ci dilungheremo troppo su dei dati che potete trovare sul dettagliatissimo sito Trek se non per delle considerazioni dovute sulle scelte fatte (e quelle potenzialmente da fare) in termini di componentistica e comportamento della stessa.

SOSPENSIONI BY ROCKSHOX

La Top Fuel 9.8 GX, nonostante non sia la top di gamma della serie, può già essere considerata una bici pronto gara, grazie ad un comparto sospensioni che strizza l’occhio alle gare XC: una nota davvero positiva di questo allestimento è il RockShox SID Luxe Ultimate, che abbiamo riscontrato funzionare in perfetta sintonia con il sistema ABP.

Buona parte del test è stato infatti svolto su percorsi di roccia calcarea molto dissestati e non siamo quasi mai riusciti a sentire quella classica mancanza di trazione tipica in fase di “galleggiamento sullo sconnesso”. Il SID Luxe Ultimate ha sempre copiato bene le asperità, dando un feeling di controllo eccellente e offrendo una reattività sui pedali davvero impressionante.

RUOTE BONTRAGER

Il comparto ruote è stato studiato all’insegna di una sola parola: reattività. Se da un lato i cerchi in carbonio Bontrager Kovee Elite 30 da 29” fanno certamente lievitare il prezzo totale di questa mtb e non sono strettamente necessari alla riuscita generale del mezzo, dall’altro completano quel feeling di bici super reattiva che ha contraddistinto tutte le fasi di riding del nostro test. Non solo questo: il mozzo posteriore Rapid Drive completa le qualità di questa downcountry aggiungendo la ciliegina sulla torta: l’accelerazione. Sembra quasi che questa mtb sia perennemente inseguita da un branco di cani randagi per quanto istantaneamente ed efficentemente risponde alla forza che il rider trasmette sui pedali (avremo testato anche questo?).

Trek Top Fuel 9.8: in salita

Non è un caso (ma è allo stesso tempo fuorviante) che sul sito Trek troviate questa mtb nella sezione XC. All’occhio dei rider più attenti non sarà infatti sfuggito un particolare costruttivo importante: lo stem. La Top Fuel è infatti equipaggiata con uno stem reverse-angle che stritta l’occhio ai racers. Per chi viene da una bici XC tradizionale, la sensazione è quella di sentirsi subito a casa. E’ vero che uno stem più corto ed un manubrio più largo forse la renderebbero ancora più divertente in discesa, ma è proprio in questa configurazione “ibrida” che sta la sua natura all-rounder.

Trek Top Fuel 9.8 GX 2021

Grazie all’ottima piattaforma e ad una geometria molto ben studiata, la Top Fuel ha un bobbing del tutto impercettibile anche nelle fasi pedalate molto intense e diverta una vera e propria hardtail quando si bloccano le sospensioni. Sulle rampe più ripide lo stem da 60mm aiuta il rider a distendersi per mantenere un grip ideale all’anteriore e le gomme Bontrager XR3 Team Issue da 2.4” hanno superato la prova a pieni voti anche sui terreni più scivolosi e impervi. In conclusione, se siete dei pro racer maniaci del bilancino questa bici potrebbe non fare per voi ma ci troviamo comunque innanzi ad una downcountry in grado di scattare in salita senza tentennamenti anche grazie ad un peso che primeggia per leggerezza nel suo segmento con i suoi 11.74 kg.

Trek Top Fuel 9.8: in discesa

Giù il reggisella Bontrager Line Elite Dropper da 150mm (forse unico, piccolissimo, neo della dotazione di serie per la sua leggera lentezza), dimenticatevi del Drop Lock e godetevi l’incredibile tarsformazione di questa Top Fuel 9.8 GX: godetevi il lato oscuro di questa downcountry! Si, perchè come nel celebre racconto di Stevenson Lo strano caso di Dr Jeckyll e Mr Hide, avrete improvvisamente fra le mani una belva da trail. Appena arrivati sui trail, ho fatto un piccolo sentiero tortuoso su scogliera sassosa che si solito fa imbizzarrire anche qualche bici da enduro: fatta la prima discesa pensavo di aver trovato una traiettoria magica e quindi ne ho fatte 2, 3 e poi 5 di seguito… Ebbene, ho dovuto semplicemente constatare che la Top Fuel è stata la più rapida di sempre su quel tracciato.

Trek Top Fuel 9.8 GX: a trail arrow!

PRESTAZIONI DA VERA TRAIL BIKE

Accelera in uscita dalle curve come poche e forse nessun’altra nella sua categoria. Da un sensazione di estrema leggerezza su manubrio che all’inzio sembra quasi eccessiva ma che subito dopo la rende semplicemente molto reattiva nello stretto. Come trail bike sorprende davvero a 360° e da l’impressione di avere molti più dei 120/115mm di travel di cui è dotata. Le coperture Bontrager hanno avuto un ottima risposta anche in discesa e, grazie alla configurazione tubeless di serie, potrete sfruttrare a dovere i 2,4” per ottenere il grip dove e quando serve. La carcassa delle gomme è forse troppo poco resistente per uso molto gravoso ma copre bene la fascia di riding alla quale questa mtb è destinata. Inoltre, l’incredibile leggerezza e rigidità del telaio, lo rendono perfetta per facilitare tutte le fasi di riding più tecniche, dove equilibrio e movimento dei pesi la giocano da padrone.

Forse solo nelle fasi in cui si necessita di una grande potenza frenante si arriva a intravedere un piccolo neo di questa configurazione: i freni SRAM G2 RS 4-pistoni. Si sono comportanti egregiamente anche in caso di nose press nello stretto ma la potenza frenante generale potrebbe essere non abbastanza dei trail più impegnativi. Tuttavia, ancora una volta, non crediamo di poter criticare la scelta fatta poichè bisogna sempre tenere a mentre che, nonostante si comporti come una vera trail bike, deve continuare ad assolvere il suo ruolo di mtb XC.

La configurazione LOW è sicuramente fatta ad hoc per i rider che amano divertirsi sui trail, che sono alla ricerca di traiettorie nuove e che vogliono essere pronti a godersi il bello della scoperta con una bici sempre pronta a reagire al minimo input.

Trek Top Fuel 9.8 GX: conclusioni finali

Alla fine del test abbiamo realizzato che, seppur questa mtb meriti a pieno titolo di stare nella categoria XC, meriterebbe forse una categoria tutta sua sul sito Trek: la categoria All-Rounder. A meno che non siate dei pro-racer di mestiere, questa è infatti a nostro parere una delle migliori opzioni oggi sul mercato per avere una bici in grado di farvi divertire sempre, qualsiasi tipo di avventura vogliate pianificare.

La Trek Top Fuel è l’esemplificazione della direzione da prendere per il segmento cross-country: una mountain-bike pronta a tutto grazie alle sue geometrie ben studiarte e che aggredisce la salita e la discesa con egual maestria grazie alla sua leggerezza impressionante, quasi come fosse sempre inseguita da bestie feroci.

Per maggiori info visitate trekbikes.com

Trek Top Fuel: ridefinisce e migliora il concetto di bike all-rounder
  • Allestimento
  • Geometrie
  • Salita
  • Discesa
  • Qualità/Prezzo
4.8

Summary

Accelera come un razzo, diverte da matti sullo sconnesso e vi manda in hipe nello stretto: una mtb che vi darà massima confindenza sin dalle prime pedalate e che vi porterà a riscoprire ogni trail con una luce diversa. Questa Trek Top Fuel è la all-rounder che molti rider non sanno ancora di volere ma che bramano da molto tempo.

About the author

Filippo

30 anni, studente di Ing. Informatica. Appassionato di mountaineering, mountain-biking e fotografia. Amo i trails con terreni misti e cangianti, i tratti flow veloci alternati a quelli tecnici sul filo dell'equilibrio, dove il bilanciamento in sella fa la differenza tra un ostacolo superato ed un bacio alla polvere.